Manifesto

Sono molte le esperienze culturali che, negli ultimi anni, hanno orientato le proprie azioni verso i territori alpini e in molti casi dall’interno dei medesimi, mostrando, svelando, descrivendo una realtà in costante trasformazione. È stata soprattutto l’esperienza culturale e artistica di qualità a fornire una forma di resistenza attiva nei confronti di una visione stereotipata della montagna, a indagare in modo esigente il contemporaneo, a stimolare nuove rappresentazioni, rendendo visibili identità in emergenza e mutamento. Le migliori produzioni hanno evidenziato dinamiche spesso contraddittorie, mettendo in luce la complessità dei territori alpini e attualizzando l’immaginario, inteso innanzitutto come auto-percezione collettiva dei luoghi.

AA nasce nel 2016 da un gruppo di ricercatori e autori, attivi nelle Alpi nord occidentali e nell’Appennino settentrionale, impegnati, ognuno nell’ambito della propria disciplina, in un percorso comune di interesse per il territorio montano, uniti dalla convinzione che la produzione culturale contemporanea sia strumento privilegiato non effimero, ma operativo e per certi versi necessario per la progettazione e la costruzione del futuro di questi (e altri) luoghi.

AA si basa su un’idea di bene culturale, consolidatasi negli anni novanta del secolo scorso, che va oltre la definizione statica e materiale di ‘bene’, tanto architettonico quanto ambientale, e accoglie aspetti immateriali e dinamici relativi a percezione, rappresentazione, comunicazione.
Innestandosi su questa tradizione AA è innanzitutto una piattaforma di lavoro strutturata come mappa in divenire della produzione culturale contemporanea nei territori montani, con particolare attenzione ai linguaggi narrativi e visivi: fotografia, cinema, letteratura, arte contemporanea.

AA progetta e realizza percorsi e prodotti culturali, lavorando in stretta relazione con una fitta rete di enti, realtà imprenditoriali, comuni, istituzioni, scuole.

AA è inoltre un’atlante digitale online, spazio editoriale accessibile e implementabile nel tempo che ospita e geolocalizza un’ampia selezione di lavori culturali di qualità realizzati in territorio alpino e appenninico, grazie a un previo lavoro di ricerca e diffusione di open call nazionali e internazionali.

In questo modo AA intende favorire non solo l’esperienza e la consultazione delle produzioni culturali, ma la conoscenza dei territori stessi, accrescendo così la capacità collettiva di approcciarsi a un luogo, al di là di tematizzazioni consolatorie e semplificazioni.

Sulla natura topograficamente e storicamente frontaliera delle Alpi, sull’ossimoro difesa-passaggio molto è stato scritto e si scriverà. Sulla base di questa osservazione, che diventa però elemento strutturante l’immaginario alpino, AA adotta un approccio che indaga l’apparente contraddizione e tende a scardinare l’idea stessa di confine.
La prima incursione oltre il concetto di confine è di tipo geografico: l’azione di AA non si riferisce a una particolare valle o realtà locale, né alla porzione di territorio contenuta all’interno dei confini nazionali, ma ambisce a occuparsi di uno spazio ampio e transfrontaliero, interagendo con progetti culturali attivi nei diversi territori, creando connessioni e sinergie.

Alla non chiusura geografica corrisponde una non chiusura all’interno dell’ambito culturale in senso stretto. AA mira infatti a diventare un punto di riferimento per la produzione culturale contemporanea nei territori montani rivolgendosi però a un pubblico extra-settoriale.

Uno degli obiettivi di AA è infatti scardinare l’idea che la produzione culturale interessi o sia rivolta solo a un pubblico specifico, consueto e alfabetizzato (già consumatore abituale dell’offerta culturale) e si rivolge quindi a residenti dei territori, viaggiatori, studenti, lettori, ricercatori ecc.

AA nasce dalla necessità di identificare e mettere a sistema strumenti e dispositivi in grado di decodificare i segni di ciò che percepiamo come contemporaneo, utili alla costante ridefinizione di immaginari e identità. Partendo da queste premesse, uno degli obiettivi di AA è quello di sollecitare domande e riflessioni sul futuro dei luoghi operando così un terzo scavalcamento nel territorio della progettazione e gestione dei territori. 

«Un sistema non sorvegliabile» quello alpino, come suggerito da Erri de Luca, uno spazio che spontaneamente suggerisce la possibilità di muoversi liberamente oltre i confini.

Le azioni di AA sono osservazioni, domande, narrazioni, visioni, attraversamenti, intesi come sconfinamenti intenzionali.

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